Stefano Boeri vince: realizzerà il Rehabilitation Center
di Shenzhen
Un misto di eccellenza italiana e cinese
La Stefano Boeri Architetti China ha da poco vinto il concorso per realizzare, a
Shenzhen, il Rehabilitation Center, che diventerà il più grande centro di
riabilitazione cinese. La sua costruzione è prevista entro i prossimi tre anni, e
rappresenterà l’eccellenza cinese nella gestione, la cura e la riabilitazione dalle
più diverse disabilità. Il progetto di Stefano Boeri è stato giudicato da una giuria
composta da architetti internazionali e da alcuni amministratori cinesi che si
occuperanno del centro stesso. L’idea di base è la creazione di un grande
edificio che punti ovviamente all’accessibilità, ma anche a una profonda
integrazione con l’ambiente circostante. Grande attenzione è stata quindi
dedicata alla componente verde, che offrirà importanti effetti benefici anche ai
pazienti della struttura.
Il Rehabilitation Center sarà dunque costruito accanto a un parco nel distretto
di Longhua, a Shenzhen. Sarà composto da una serie di terrazze adatte a
ospitare una notevole biodiversità, tra giardini pensili e una vegetazione
variegata. Il verde consentirà inoltre di creare un senso di continuità tra interno
ed esterno, spingendo su un’idea di integrazione ambientale, comune a
numerosi progetti di architettura moderna.
Stefano Boeri ha dichiarato:
"ll nostro progetto apre una nuova prospettiva all'architettura dei grandi Centri
di Riabilitazione. Concepisce la disabilità - motoria e/o cognitiva - non come la
fragilità di una minoranza di cittadini, ma come una condizione comune a tutti
noi, seppure solo in una fase della nostra vita".
Il Rehabilitation Center si occuperà di pazienti disabili di età compresa fra i 16 e
i 60 anni. La riabilitazione interesserà più ambiti, e saranno presenti aree
dedicate a funzioni specifiche. Tra le altre cose, si offriranno percorsi di
formazione elaborati in base alle diverse disabilità, che si spera possano
permettere ai pazienti di condurre una vita il più possibile normale. Ci saranno
anche alloggi, spazi adibiti al gioco o ad attività artistiche. Non mancherà
inoltre un grande centro sportivo, essendo lo sport uno dei principali veicoli per
fronteggiare le disabilità, sul piano fisico come su quello psicologico.