Riprende il Change, festival dell’architettura
ecosostenibile
Precedentemente interrotto causa Covid
L’emergenza coronavirus ha portato con sé una serie di rallentamenti ed
interruzioni a livello globale su un numero interminabile di eventi. Uno di questi
è stato appunto il Change Architectures Cities Life, ovvero il festival
dell’architettura ecosostenibile. L’evento vero e proprio si terrà nella forma
originariamente prevista solo a partire dal prossimo 24 settembre. Tuttavia, già
da questo inverno sono state organizzate una serie di attività online sui canali
social ufficiali della manifestazione. I ritmi degli eventi digitali andranno adesso
a farsi più serrati, una sorta di preparazione a ciò che vedremo durante la prima
edizione del Change. Questa si terrà a Roma dal 24 Settembre e fino al 31
Ottobre.
Gli appuntamenti digitali consistono prevalentemente in talk show a tema, con
ospiti di fama internazionale impegnati in ambiti variegati. Tra questi non
mancano architetti, paesaggisti, docenti, ricercatori, ma anche rappresentanti
del mondo scientifico e culturale nel più ampio senso del termine.
Si comincia il 17 Luglio con “Dove è finito il Grab?”, un approfondimento sul
grande Raccordo Anulare delle Bici.
Il 21 Luglio si parlerà invece di emissioni zero, in riferimento alla dispersione di
energia degli edifici, l’impatto sull’atmosfera e ovviamente l’inquinamento.
Si passa, il 24 Luglio, a un approfondimento sull’architettura verde,
sottolineando come la natura e la gestione degli spazi verdi siano fondamentali
nelle città. Insieme agli ospiti si analizzerà come la riforestazione e la creazione
di aree verdi cittadine permettano un miglioramento delle condizioni sociali
oltre che ambientali.
Il 29 Luglio 2020 si parlerà invece di vita su Marte, e di come nell’immaginario
collettivo l’ipotesi di abitare un altro pianeta venga associata con l’idea di dover
abbandonare la Terra.
A partire dal 24 settembre il Change entrerà nel suo vivo. Si affronteranno tanti
argomenti, tra cui il problema della mobilità alternativa nelle aree urbane, tra
biciclette classiche e mezzi più moderni. Altri temi saranno ad esempio
l’inquinamento dei mari causato dalla plastica, la straordinaria quantità di aree
verdi poco sfruttate sul territorio romano e la possibilità di vita su pianeti diversi
dal nostro.